TORINO, 6 novembre 2024  9:00/14:00

Istituto Suore di San Giuseppe, via Giolitti 29 – TORINO

Coinvolgere i genitori nei progetti a favore dei minorenni accolti nelle comunità residenziali: una scelta etica e metodologica irrinunciabile

interviene da remoto Gilbert Pregno

Programma

9.00 Accoglienza dei partecipanti

9,30 Introduzione ai lavori, Enrico Quarello, psicoterapeuta della cooperativa Paradigma

10,00 Intervista da remoto a Gilbert Pregno, psicoterapeuta famigliare, membro della commissione dei diritti umani del Lussemburgo  “Quello che ho imparato lavorando con i genitori in difficoltà e i loro bambini“

10,45 Proiezione delle video interviste: “Noi genitori e gli operatori di comunità che abbiamo incontrato”

11,00 Interagiscono a partire dagli stimoli proposti nel video:

Flora De Benedittis, educatrice della cooperativa Mirafiori

Francesca Galli, psicoterapeuta dell’ASL di Novara

Davide Magaglio, educatore del comune di Torino

Simona Maggi, psicoterapeuta dell’associazione Tiarè

Silvia Sacchetti, assistente sociale del comune di Torino

11,30 Proiezione delle video interviste: “Noi operatori di comunità e i genitori che abbiamo incontrato”
 11,45 Interagiscono a partire dagli stimoli proposti nel video:

Roberta Candela, genitore affidatario

Camilla Fusè, psicoterapeuta della Casa Famiglia Spirito Santo,

Navindya Appuhan, careleaver dell’associazione Agevolando

Emanuele Di Vincenzo, careleaver della cooperativa Mirafiori

Lyvra Ronco, genitore

Giorgia Salvadori, formatrice della Fondazione Paideia

12,15 Domande, pensieri, emozioni del pubblico presente

13.00 Riflessioni conclusive, Luca Ortolan, psicoterapeuta dell’associazione Tiarè.

Sintesi del Manifesto

(di chat GPT)

Coinvolgere i genitori nei progetti a favore dei minorenni accolti nelle comunità residenziali: una scelta etica e metodologica irrinunciabile

Le comunità di accoglienza per minorenni hanno come obiettivo quello di promuovere il benessere psico-fisico degli ospiti. Il coinvolgimento dei genitori è essenziale, anche quando questi manifestano importanti fragilità e inadeguatezze, poiché è parte integrante del percorso di cura a favore di bambini/e e ragazzi/e.

PERCHÉ COINVOLGERE I GENITORI:

1. Centralità della famiglia: le domande dei/lle bambini/e e dei ragazzi/e riguardano la loro famiglia. Ignorare questo aspetto significa offrire loro un supporto parziale.
2. Risorse familiari: coinvolgere nel percorso i genitori permette di attivare, rinforzare o sostenere le loro competenze genitoriali.
3. Ruolo protettivo: anche con genitori potenzialmente pericolosi, è fondamentale lavorare con loro per spiegare il senso delle misure protettive e provare a promuovere cambiamenti positivi.

AZIONI CONCRETE PER UN COINVOLGIMENTO ATTIVO:

· Consentire ai genitori di visitare la comunità e conoscere gli spazi di vita dei/lle figli/e.
· Mantenere una comunicazione costante e proattiva sul percorso del/lla bambino/a e del/lla ragazzo/a.
· Assumere un ruolo proattivo con i genitori negli incontri monitorati con obiettivi di mediazione e supporto alla relazione con il/la figlio/a.
· Favorire la partecipazione dei genitori nella vita del bambino/a e del ragazzo/a (scuola, sport, attività significative).
· Programmare momenti di incontro dedicati al sostegno alla genitorialità.

ATTEGGIAMENTO DEGLI OPERATORI:

· Cordialità, ascolto e accoglienza delle difficoltà dei genitori.
· Sostegno emotivo e concreto, evitando giudizi e favorendo la collaborazione.
· Riconoscimento delle risorse genitoriali presenti o potenziali, promuovendo un approccio basato sul rispetto e la solidarietà.

OBIETTIVO:

Creare una logica di squadra tra operatori e genitori, lavorando insieme per il bene del bambino/a e del/lla ragazzo/a La cooperazione tra famiglia e comunità non solo favorisce il recupero delle competenze genitoriali, ma ha un impatto positivo sul percorso di cura del bambino/a o del/lla ragazzo/a.

IN SINTESI:

· Non è possibile prendersi cura di un/a bambino/a o di un/a ragazzo/a senza considerare anche i suoi genitori.
· Lavorare con i genitori non è solo un dovere, ma una risorsa fondamentale per il successo del percorso di cura.
· La cooperazione genitori-comunità riduce il rischio di maltrattamento istituzionale e garantisce la qualità dell’intervento.

Potete trovarci su Facebook o contattarci direttamente:

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TIARE’

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